Il cacciatore di antimateria Ams installato all'esterno della Stazione Spaziale Internazionale (fonte: Collaborazione AMS |
Finora non era mai stata osservata una tale abbondanza di antimateria
nel cosmo: a scoprirla è lo strumento Ams (Alpha Magnetic
Spectrometer)
in funzione all'esterno della Stazione Spaziale Internazionale dal 19 maggio 2011 e frutto di una collaborazione internazionale alla quale l'Italia collabora con Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi). (1)
in funzione all'esterno della Stazione Spaziale Internazionale dal 19 maggio 2011 e frutto di una collaborazione internazionale alla quale l'Italia collabora con Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi). (1)
La materia oscura e antimateria, rappresentano i due punti interrogativi
maggiori della fisica, che non riesce per il momento a uscirne con
onore. La prima sarebbe materia che non emette e non riflette alcun tipo
di radiazione, quindi non sappiamo come rivelarla, dato che non la
possiamo proprio "vedere", anche se ci deve essere per gli effetti che
sembra provocare nell'Universo. L'antimateria, condimento naturale di
molti racconti di fantascienza anni '70, è ancora più sfuggente: al Big
Bang, 14 miliardi di anni fa, particelle di materia e antimateria, erano
equivalenti in numero, ora invece la materia sembra aver stravinto sul
suo opposto : come mai e quando ? (2)
L’Italia è in primo piano (attraverso l'Agenzia spaziale italiana) sia
per la realizzazione del rilevatore con innovazioni frutto dell’Istituto
nazionale di fisica nucleare sia per la guida dell’esperimento che ha
come portavoce il Nobel Samuel Ting, ma come coordinatore il fisico
Roberto Battiston. Ams ha registrato 25 miliardi di eventi, inclusi 400
mila positroni con energia tra 0,5 e 350 GeV (miliardi di elettronvolt).
È la più ampia collezione di antimateria mai raccolta che include, in
particolare, positroni, cioè elettroni con una carica elettrica positiva
invece che negativa come accade nella materia normale. (3)
L'abbondanza di antiparticelle, positroni ossia elettroni ma di carica
positiva, si può spiegare in due modi, il primo con la presenza di
materia oscura, composta di particelle elementari la cui massa sia molto
maggiore di quel sia si pensava, almeno 4-6 volte la massa del bosone
di Higgs appena stanato a Ginevra dopo un'epica lotta durata 50 anni di
ricerche. La seconda spiegazione potrebbe essere data dalla presenza di
un corpo celeste nella Galassia che emette pesantemente sia elettroni
sia le corrispondenti antiparticelle, positroni. Si pensa in questo caso
a una pulsar, cioè una stella di neutroni rotante e pulsante, un corpo
incredibilmente denso con la massa simile a quella della Terra confinata
in una sfera di 10 chilometri. (2)
(1) ansa
(2 ) il sole24 ore
(3) corriere della sera