Spesso mi capita di leggere o sentire dichiarazioni altisonanti, rilasciate da titolari di aziende o responsabili di siti web che non hanno nulla a che vedere con l'incompetenza informatica o tecnica. Molti personaggi parlano credendo in ciò che dicono e questo mi fa molto riflettere. Oggi come oggi, un terzo, può cercare di individuare a larghe spanne l'effettiva capacità che un sito web o un sito di e-commerce può reggere. Può anche spiare il traffico e "misurare" l'effettiva portata dell'impatto web. Premetto che nessun tecnico che si rispetti, nell'ipotizzare tale entità, cercherebbe di interferire con il funzionamento dell'altrui servizio. In parole molto semplici nessuna persona sana di mente, per testare la capacità di un server si sognerebbe di esaurire le risorse mediante ddos o simili. Quantificare l'effettiva portata dei siti web non è solo un qualcosa di ipotetico. Un buon punto di partenza sulla effettiva capacità ci può venire, anche, dalla dislocazione dei vari menù, suggerimento di prodotti e dalla geografia (configurazione tecnica e grafica) del prodotto web. Spesso si vedono maneggioni tutto fare che fanno errori colossali. Ognuno dovrebbe capire quando è il momento di lasciare il campo a una persona o ad un team di esperti in diversi aspetti. Poichè è assolutamente inutile sprecare banda o allocare contenuti web sul server senza aver ottimizzato per la fruizione on line. Molti si chiedono se esistono delle regole del Web che siano universalmente valide.
Molti esperti, in buona fede, parlano soltanto di standard, e si arrovellano il cervello pensando a parametri rigidi che spesso, non tengono conto dell'effettiva possibilità di fruizione del servizio web, trasformando un qualcosa di fruibile in un capesto digitale conforme allo standard. Non ha senso proporre delle regole che siano eccessivamente restrittive, poiché è nell'interesse di chi progetta un sito web, per agevolare chi consulta il web, di tenere conto il più possibile delle altrui esigenze, per ampliare la platea dei fruitori. Non è del tutto corretto come modus operandi, andare a leggere libri anteguerra o rifarsi a regole che andavano bene negli anni '90. Oggi il web si è evoluto e bisogna capire che molte possibilità di espressione erano impossibili anche per questioni tecniche, primo fra tutti la mancanza di banda larga. Adesso ciò che era non fruibile e nemmeno immaginale negli anni 90, potrebbe andare bene, perché siamo nel 2013 e i dinosauri si sono estinti da un bel pezzo.
Non è detto che tutti i siti web devono piegarsi a degli standard, come affermano i sapientoni del web, poiché lo standard non è sinonimo di qualità.
La rete internet è diventata qualcosa che nemmeno loro possono immaginare. Non puoi infilare nel budello della rete ogni schifezza possibile e immaginabile, non ha senso fare un prodotto da terzo mondo che segue gli standard. Ogni prodotto web deve avere il suo target di riferimento. Non è una rivelazione divina ne una parola rivelata dai profeti che ogni "prodotto" deve espandersi in ogni piattaforma possibile e immaginabile. Un realizzatore può avere l'interesse nel realizzare prodotti web senza l'uso di framework massificati. Il gusto di andare contro corrente può portare la nostra mente a curiose sperimentazioni, specialmente se il nostro obiettivo è scalare la posizione web e dare una spinta al nostro sito web nei motori di ricerca. Anche se è un concetto molto sottile e difficile da spiegare cercherò di "proporre alcune dritte per i neofiti del web e dare alcuni assiomi (li definisco tali poichè non posso divagare) a coloro che dovrebbero essere già dei guru del web ma, non vedono risultati dai loro tentativi, poiché il web alla fine premia la qualità dei contenuti e l'attenzione per gli utenti. Il tuo nome, marchio o azienda esiste se riesci ad attrarre persone che sono effettivamente interessate a ciò che scrivi o se riesci a far conoscere il tuo prodotto. Non è una questione di numeri, non è la quantità, ma la qualità che fa la differenza in una strategia web di online marketing e di posizionamento web. Quali sono le domande che spesso i neofiti del web si fanno ? Perchè dovrei perdere tempo, non possiamo far svolgere queste attività in automatico con dei cronjob appositi ? Poiché in fase di progettazione, non bisogna commettere errori, non bisogna spendere cifre esorbitanti per un qualcosa che non ci serve. Ogni progetto web ha diverse fasi che vanno dal lancio al picco che fisiologicamente è soggetto and un calo... Non ha senso utilizzare "risorse" che non ci servono. E ridicolo pensare che un azienda che fornisce spazi web possa offrirci risorse illimitate e fesserie simili. Bisogna pensare alle fasi di sviluppo delle varie piattaforme ed aprire i rubinetti quando è veramente necessario.
E' per questo che non trovo altra definizione che "saltimbanchi digitali" di coloro che rilasciano dichiarazioni nei forum, su facebook, o atrove fregiandosi del titolo di influencer. E battono sempre su questo ritornello, anche nei vari social network poiché oggi l'influenza, misurata da strumenti "errati" è molto molto relativa. Ogni utente del web ha le sue preferenze e senza uno studio sul nostro pubblico di riferimento non possiamo "dichiarare" cifre o promettere nulla. Anche le statistiche si possono alterare e che senso avrebbe senza etica e professionalità ? C'è tanto bisogno di serietà in un settore dove chi sa pigiare a malapena 2 tasti crede di essere il profeta del nuovo millennio, consigliando scelte scellerate a responsabili d'azienda. In tempi di crisi non possiamo permettere che si sprechino risorse. Sprecare risorse è qualcosa che oltre a danneggiare le finanze aziendali crea false aspettative che potrebbero far prendere decisioni basate su feedback inesistenti o peggio immaginate per garantirsi la sediolina sotto al sedere. Non basta avere 10 miliardi di mi piace le aziende non vivono di falsi fan ma di consumatori che desiderano interagire con l'azienda che commercializza servizi o prodotti. Ognuno vuole risposte e non desidera essere sommerso da tutte le innumerevoli "sovra informazioni" che spesso sono solo violenza gratuita nei confronti di coloro che da semplici fruitori del servizio o da un semplice mi piace si ritrovano la propria bacheca tempestata da promozioni che non sono corrispondenti alle reali esigenze del consumatore finale. La strategia web deve attrarre nuovi clienti e non deve "martirizzare" i vecchi clienti. Una giusta strategia informatica può affermare la nostra presenza in rete, per tale motivo è necessario affidarsi a gente preparata e a coloro che con molta umiltà vogliono fare il meglio perché è giusto dare il proprio apporto in modo etico conservando sempre e comunque la propria professionalità.