Google ha alzato dunque la posta nel mercato Iaas con Google Compute Engine in grado di ospitare applicazioni sulla sua massiccia infrastruttura IT .
Compute Engine intende essere al servizio di una audience più vasta. L’offerta Iaas di Google è confrontabile con quella AWS
di Amazon. Ma i dirigenti di Google hanno affermato di volersi
concentrare su pochi grandi clienti e di non voler offrire un servizio
esteso a molte aziende come attualmente fa Amazon. La tecnologia e il
software che stanno alla base della nuova offerta aziendale restano un
segreto che Google è intenzionata a custodire.
Grazie al Compute Engine sarà possibile installare una macchina virtuale personale all’interno dell’infrastruttura Google
con indubbi benefici dal punto di vista delle performance e della
gestione. In pratica, sfruttando questo nuovo servizio, i clienti Google
potranno disporre di una propria istanza Linux mediante macchina
virtuale ospitata sui server Google.
Google non ha per ora quei tools e quei servizi che rendono Amazon così apprezzato, ha stretto una collaborazoione con RightScale ma il servizio per il momento rimane "limitato" per stessa decisione di Google.
Ciascuna macchina virtuale avrà a disposizione 1, 2, 4 oppure 8
core virtuali, ciascuno dei quali disporrà di 3,75 GB di memoria RAM:
questo permette di ottenere un sistema perfettamente rispondente alle
proprie esigenze di calcolo e in grado di far fronte in modo dinamico ai
carichi di lavoro cui lo si sottoporrà con in più la garanzia di poter
utilizzare tutte le ultime tecnologie a disposizione del gruppo in
termini di connettività. A parità di costi, spiega il colosso
californiano, sarà possibile ottenere circa il 50% in più di prestazioni
rispetto alle soluzioni attualmente disponibili sul mercato.