INIZIATIVA LUNEDì 4 FEBBRAIO, a 40 anni dall'incisione della canzone
«Attraverso l'universo»: la Nasa trasmette
le note dei Beatles verso la stella Polare
«Across the Universe» nello spazio: per la prima volta viene inviato nel cosmo un messaggio musicale
PASADENA (Usa) -Words are flying out like/endless rain into a paper cup (le parole volano via come la pioggia incessante in un bicchiere di carta). Saranno queste le parole umane che eventuali orecchie extraterrestri potranno ascoltare lunedì prossimo. Sono i versi d'inizio di Across the Universe, il brano dei Beatles (scritta da John Lennon) che verrà trasmesso nello spazio dal Deep Space Network della Nasa il 4 febbraio alle 19 (ora di New York). È la prima volta che la rete di antenne utilizzate per coadiuvare l'esplorazione del cosmo diffonderà una canzone verso l'universo e non è un caso che sia stata scelta questa canzone dei fab Four (contenuta su Let It Be) il cui titolo sembra fatto apposta per l'ccasione. I trasmettitori punteranno direttamente la Stella Polare, destinataria finale della melodia, distante 431 anni luce dalla Terra. L'evento celebra tre anniversari che cadono contemporaneamente quest'anno: i 40 della registrazione di Across the Universe, i 45 dalla nascita del Deep Space Network e i 50 dal primo lancio di un satellite Usa, l'Explorer 1.
La copertina di Let It Be
I COMMENTI - «Fantastico, ben fatto Nasa! - ha commentato un entusiasta McCartney in un comunicato diretto all'agenzia governativa americana - Inviate i miei più cari sentimenti agli alieni». E non ha fatto mancare il suo commento Yoko Ono, vedova Lennon, che ritiene che «sia l'inizio di una nuova epoca in cui comunicheremo con miliardi di pianeti nell'universo». Resta il fatto che Across the Universe è intrisa di trascendentalismo, ed è espressione del periodo mistico dei quattro di Liverpool. Il ritornello viene infatti introdotto dal mantra induista Jai guru deva om (pvvero «salute ai sapienti». Clicca per leggere tuto il testo della canzone). Il brano ha anche dato il titolo al recente il film musicale di Julie Taymor, tutto costruito sulle canzoni dei Beatles. I fan di tutto il mondo si stanno mobilitando. Il 4 febbraio, infatti, è stato proclamato «Across The Universe Day». E per dare significato al messaggio «attraverso l'universo», tutti sono stati invitati ad ascoltare il brano dei Beatles su lettore cd o sul lettore mp3, o sul vecchio giradischi per il vinile), alla stessa ora della trasmissione della canzone nello spazio. In modo che in uel momento davvero il brano viaggi in tutto il mondo e da lì verso le stelle.
MUSICA NELLO SPAZIO - Nonostante siano assai scarse le probabilità che alcunché di alieno sia in grado di ascoltare - e apprezzare - la musica terrestre, l'idea di provarci non è nuova. Il più celebre tentativo in tal senso è stato il Golden Record, il disco imbarcato sul Voyager nel 1977 e che contiene, oltre ai suoni e alle lingue del nostro mondo, anche 45 minuti di musica, per lo più classica o tradizionale (folk). Tra i brani essenziali e rappresentativi degli umani furono però inclusi anche il blues «Dark was the night, cold was the round» di Bind Willie Johnson e «Johnny Be Good» di Chuck Berry. E le canzoni dei Beatles hanno già accompagnato alcune missioni spaziali. Nel novembre 2005 un'esecuzione live di Paul McCartney di «Good Day Sunshine» fu trasmessa anche sulla Stazione Spaziale Internazionale. C’è da augurarsi che gli alieni non preferiscano gli Stones.
Gabriele De Palma (fonte corriere della sera)
01 febbraio 2008